Sophia e la sua indipendenza
C’era una volta una ragazza di nome Sophia, molto indipendente, non aveva bisogno di nessuno.
Sophia viveva in una casa in un regno lontano e si manteneva facendo il suo lavoro da contadina nei campi.
Sophia non aveva ancora trovato un fidanzato e per questo la gente la giudicava.
“Non puoi mantenerti da sola!”, le disse un uomo.
“Tu sei una ragazza e non puoi farcela in niente”, disse un altro.
“I ragazzi lavorano, non le ragazze!”, le disse una signora anziana.
“Le donne fanno le faccende di casa e non lavorano”, disse una donna di mezz’età.
Sophia ricevette questi e tanti altri insulti, ma a lei non importava niente di quello che la gente diceva di lei.
Era diventata orfana all’età di undici anni e nessuno capiva quanto fosse doloroso per lei. Ad appoggiarla c’era sua zia, una delle cuoche del re del regno: Re Umberto.
Sophia era stufa di vivere la sua umile vita e voleva diventare qualcuno di successo.
Per realizzare questo suo sogno doveva andare in un altro regno. Un giorno decise di andarsene, ma per poter fare questa cosa doveva passare per un bosco che si diceva portasse sfortuna. Sophia non ci credette e si mise in viaggio per andarsene.
Dopo un lungo cammino, si ritrovò davanti al bosco tanto famoso, prese coraggio e ci entrò.
All’inizio tutto era calmo, ma quando decise di sedersi perché era stanca divenne tutto strano.
Ignara di tutto quello che sarebbe successo, si sedette tra le radici di una grande quercia.
Non appena si sedette, l’albero iniziò a muoversi e a parlare e Sophia scappò via perché si era spaventata.
Mentre correva, vide un bellissimo ragazzo sdraiato a terra.
Sophia si fermò a capire cosa gli fosse successo, ma il ragazzo sembrava morto. Provò a chiamarlo ma niente, il ragazzo non rispondeva.
Magicamente spuntò una fata (forse solo nei pensieri di Sophia) che le disse che doveva baciarlo per farlo risvegliare, dato che era stato colpito da una maledizione.
Sophia non accettò perché non conosceva il ragazzo, e al posto del bacio gli fece un massaggio cardiaco.
Il ragazzo si svegliò e Sophia decise di accompagnarlo a casa, scoprendo così che era il principe del regno.
Appena arrivarono davanti al castello, salutò il ragazzo e fece per andarsene, ma sua zia la prese per un braccio e la trascinò fino a casa perché aveva ormai capito che se ne voleva andare. La mise in punizione per una settimana in modo che non riuscisse a scappare.
Il giorno dopo, il principe provò a cercare Sophia ma da solo non ci riuscì. Chiamò, quindi, i cavalieri dei padre e grazie a loro riuscì a trovarla. Lui le chiese di sposarlo ma Sophia non accettò perché non lo conosceva e voleva continuare il suo viaggio. Così finì la storia.
Elife Ferati
1D – I.C. Scuola Secondaria di I Grado Pacinotti a.s. 2022/2023